Biografia

I primi anni

Fabrizio Garghetti nasce a Salsomaggiore il 7 luglio 1939, noto centro termale in provincia di Parma. A quell’epoca il padre gestisce un negozio di ottica e fotografia e vi si reca con la famiglia durante l’estate mentre d’inverno gestisce alcuni negozi dell’ottica Viganò a Milano.
Frequenta la scuola di perito ottico presso l’Istituto Galileo Galilei di Milano ottenendo la licenza di ottico optometrista. In seguito segue i corsi di fotografia presso l’Umanitaria di Milano (adesso Istituto Riccardo Bauer).

 

La fotografia dal 1960 al 1969

Dal 1960 al 1982 Garghetti svolge la professione di ottico optometrista presso l’Ottica Giovenzana di via Durini a Milano. Nel corso del tempo l’Ottica Giovenzana diventerà, grazie alla sua presenza, un punto d’incontro in cui transiteranno artisti, galleristi e soprattutto fotografi delle case editrici Rizzoli e Mondadori (Ugo Mulas, Oliviero Toscani, Alfa Castaldi, Mario Monti).
Presso l’Ottica Giovenzana ha una vasta attrezzatura fotografica che utilizza di volta in volta per le varie situazioni, come nel 1962 in occasione del suo primo concerto dove si esibisce l’Art Tatum Quartet armato di una GAMI 16mm.

Inizia l’attività di fotografo nel 1966 lavorando per le riviste Jazz Magazine e Musica Jazz.
Nel suo archivio si trovano moltissimi ritratti di storici jazzisti americani quali Miles Davis, John Coltrane, Charles Mingus, Art Tatum, Sarah Vaughan, Ella Fitzgerald, Duke Ellington e molti altri che Garghetti segue per i vari concerti in Europa.

E’ proprio l’avanguardia musicale, teatrale e artistica a interessare il giovane fotografo.
E’ l’unico a documentare nel 1967 l’apertura del primo spazio teatrale alternativo italiano, Il Parametro di Franco Quadri (UBU) a Milano.

Negli anni ‘60 sono rilevanti le collaborazioni con la galleria Il Diaframma di Cesare Colombo, prima galleria di fotografia a Milano nella quale sono organizzate mostre fotografiche di grandi fotografi, con Ugo Mulas e con il Piccolo Teatro di Milano all’interno del quale Garghetti segue con particolare attenzione i lavori teatrali di Valentina Cortese e Giorgio Strehler.

In questi anni svolge la sua attività presso lo studio di Largo Richini, di fronte l’Università Statale di Milano insieme ai fotografi Renato Bulian e Piero Raffaelli ed è qui che Garghetti inizia a documentare le cronache e le storie del Movimento Studentesco di fine anni ‘60 grazie ai numerosi servizi sulle manifestazioni dell’Università Statale di Milano e sui momenti più caldi delle lotte.

Il 12 dicembre 1969 esplode una bomba a Piazza Fontana. Garghetti sta lavorando nel suo studio che dista poche centinai di metri dal luogo dell’attentato. A oggi nel suo archivio sono presenti le dure immagini scattate quel giorno a pochi minuti dalla strage. Parlando di quell’evento il fotoreporter confessa che il forte odore dei corpi bruciati impediva più di ogni altra cosa di ragionare lucidamente.

 

La fotografia dal 1970 al 1979

La metà degli anni ‘70 è segnata dal fondamentale incontro con l’intellettuale e promotore di cultura Gianni Sassi, fondatore della cooperativa Intrapresa, le cui attività sono costantemente seguite da Garghetti che ne immortala tutti gli accadimenti. La Cooperativa Intrapresa di Sassi, legata all’etichetta discografica CRAMPS, edita le riviste Alfabeta e La Gola, cura l’organizzazione dei festival Guerra alla Guerra, Polifonix5 Italia e Milano Poesia dal 1981 al 1992.

Sono gli anni in cui il fotografo inizia a documentare il lavoro degli esponenti del gruppo Fluxus che seguirà costantemente nelle sue più importanti manifestazioni, come la performance di Ben Vautier del 1972 presso lo Studio Bellora di Milano.

Nel 1976, dopo aver trasferito lo studio in un seminterrato di Via Donizetti in condivisione con il fotografo di moda Gian Barberis, i due di rientro da un week end trovano lo spazio completamente allagato. Apprendono di lì a poco che buona parte del materiale è andato distrutto. Ciò nonostante Garghetti risistema lo studio e lì vi resta fino al 1982.
Sempre in quell’anno è testimone dell’inaugurazione del teatro Out Off, la più importante sede di riferimento dei gruppi d’avanguardia teatrale, che il fotografo seguirà per oltre vent’anni documentando l’avvicendarsi di personaggi come John Cage, Otto Mhul e Hermann Nitsch, il gruppo ZAJ…

Nel 1979 fotografa le sequenze del ciclo Sex Poetry, organizzata da Mino Bertoldo e Miriam Leone del centro culturale Out Off e curato da Michelangelo Coviello. La rassegna sarà pubblicata nel Giungo dello stesso anno nel secondo numero della rivista Alfabeta presentata da Antonio Porta.

 

La fotografia dal 1980 al 1989

Gli anni ‘80 segnano l’inizio della collaborazione con l’artista bresciano Isaia Maibellini, meglio conosciuto con il suo nome d’arte Sarenco. Il lavoro dei due si concentra nella promozione del lavoro e delle performances degli artisti di Poesia Visiva, Concreta e Sonora: Julian Blaine, Eugenio Miccini, Ugo Carrega, lo stesso Sarenco, Giovanni Fontana sono solo alcuni degli artisti fotografati da Garghetti.
Dopo la collaborazione con Sarenco si dirige verso il continente africano promuovendo vari artisti tra pittori e scultori del Kenya, Dello Zimbabwe e del Sud Africa.
Nascono cosi i ritratti di Ester Malangu, Richard Oniangu, Sidi Camara, Cheff Mwai noto capo Mao Mao impegnato da anni nella lotta per l’indipendenza del Kenya.

Siamo nel 1980 quando in occasione della manifestazione “24H? Satie” presso il Teatro di Porta Romana, viene eseguito il componimento per due pianoforti Vexation di Erik Satie della straordinaria durata di diciannove ore. Nascono in questo frangente immagini uniche della scena e dei suoi due esecutori, Walter Marchetti e Juan Hidalgo.

Nel 1981 si reca a Cefalù (PA) dove organizza un work in progress nell’ambito della rassegna “Arte, Artigianato e Design” allestendo una casa laboratorio aperta al pubblico. Tra i partecipanti alla rassegna troviamo lo scultore triestino Bruno Chersicla che realizza una scultura di legno dedicata al SS. Salvatore della Trasfigurazione patrono della città. Fondamentale è la presenza del critico Pierre Restany e delle testate Vogue e Gran Bazar e l’intervento di Ottavio Missoni.

Spostatosi a Roma nel 1982, presso il Palazzo del Campidoglio, in occasione della mostra “Wharol versus De Chirico”, Garghetti documenta lo storico confronto tra le opere del padre della Pop Art e del celeberrimo artista metafisico.

Lasciato in quell’anno l’impiego presso l’Ottica Giovenzana sposta il suo studio in via Anelli e documenta la manifestazione “Guerra alla Guerra” nella chiesa sconsacrata di San Carpoforo a Milano immortalando personaggi come Allen Ginsberg, Lawrence Ferlinghetti, Fernanda Pivano e il poeta e cantante Michael Smith.
Nell’ambito di “Venezia Danza”, diretta da Maurice Bejart, fotografa le prime esibizioni di danzatori e coreografi come Pina Bauche, Carolyn Carson, i Philobolus, Linke, Merce Cunnigham.

Nel1983 inizia la collaborazione con l’architetto Willi Ramstein, dove fotografa la sequenza del lavoro inerente alla costruzione dell’Hotel Sheraton di Catania e in seguito quello di Bari.
Qui contribuisce anche alla realizzazione del primo Museo Verticale, dove su ognuno dei dodici piani dell’edificio sono esposte opere di artisti. A Milano presso il SICOF segue l’esposizione di alcune foto della danza moderna nell’ambito della Biennale di Fotografia.
Documenta la manifestazione Poliphnix5 Italia al Teatro di Porta Romana.

Nel 1984 ha luogo il primo festival di Milano Poesia Che Garghetti seguirà costantemente fino all’ultima edizione del 1992.

Nel 1986 inizia la collaborazione con la casa di produzione cinematografica Domus Jani per la quale svolgerà il ruolo di fotografo di Set durante le riprese dei film “In attesa della terza guerra mondiale” del 1986, “Benvenuto grande Cinema” del 1987 e “Pagana” del 1988.
Sono di questo stesso anno altri due importanti lavori fotografici: il primo presso il Teatro di Porta Romana nell’ambito della rassegna “Il Filo Rosso” organizzata dalla Cooperativa Intrapresa di Gianni Sassi. Il secondo si svolge a Lodi presso la galleria Il Gelso, durante la costruzione della Cattedrale di Giuliano Mauri. Molte di queste fotografie saranno incluse nel catalogo generale di Mauri edito da Electa nel 2003.
Per il decennale dell’attività del teatro Out Off viene pubblicato il libro “Out Off 1976/1986” all’interno del quale molte delle immagini sono a firma di Fabrizio Garghetti.
In collaborazione con la rivista “La Gola” iniziano le “Cene d’Artista” nel ristorante Decio Carugate a Milano: Quattro Cene d’Artista dirette rispettivamente da William Xerra, Urano Palma, Giovanni d’Agostino e Bruno Chersicla. Ogni artista ha preparato una sua specialità come le “Pecore di pane bucate” di Palma, “Il Cappello” di Chersicla sul quale si mangiava il risotto, “Il gelato-lastra di cera” di D’Agostino…

Nel Gennaio del 1987 fotografa nuovamente Andy Warhol a Milano in occasione della mostra dell’artista americano sul Cenacolo di Leonardo da Vinci presso il Palazzo delle Stelline.
Queste immagini saranno esposte in varie occasioni in giro per l’Italia e l’Europa.

Nel 1989 Gino di Maggio inaugura in via Tadino a Milano la Fondazione Mudima la cui attività sarà costantemente seguita da Fabrizio Garghetti. Particolarmente importanti sono le fotografie scattate nel 1990 durante la mostra “Pianofortissimo, quarantasei pianoforti d’artista” e quelle realizzate durante il concerto “12 ore” di Petr Kotik, compositore ceco seguace di John Cage. Altri artisti esposti presso Mudima e fotografati da Garghetti sono stati Cesar, Arman, Aldo Mondino, Nanni Ballestrini…

Sempre presso la Fondazione Mudima fotografa i principali artisti Fluxus durante le loro performance e i loro interventi: Nam June Paik, Yoko Ono, Wolf Vostell, Daniel Spoerri, Ben Patterson, Philip Corner…

 

La fotografia dal 1990 al 1999

Nel 1990 da Antonio Piccinardi riceve l’incarico di creare le immagini per la prima “Guida delle Soste” sui migliori ristornati d’Italia, Svizzera e Francia. Durante quest’avventura ha il piacere di conoscere alcuni dei migliori chef d’Europa come i fratelli Troisgros, Gualtiero Marchesi…
In quello stesso anno ha inizio presso gli Ex Magazzini della Giudecca a Venezia, la rassegna UBI Fluxus.

Nel 1991 durante il convegno “Arte: Utopia o regressione?”, al quale prendono parte critici come Giulio Argan, Lea Vergine, Harry Martin, Tommaso Trini, Bruno Corà, Gillo Dorfles, Angela Vettese (…) riceve l’incarico dalla casa editrice Mazzotta di documentare la manifestazione per la successiva pubblicazione dell’omonimo libro.

Nel 1993 riceve l’incarico dall’architetto Dal Lago di creare con le sue fotografie l’immagine commerciale della Banca Morin-Pons a Parigi e Lione.
Di rientro dalla Francia prende parte all’organizzazione della trilogia “Arte come Pre”, ideata da Miriam Cristaldi e Claudio Costa. Si tratta di un percorso artistico che ha inizio presso l’ex Biscottificio Falcinelli di Sarzana nel quale importanti artisti contemporanei espongono le loro opere ed eseguono le performances sul tema “La presenza della virtualità”.
Segue il secondo appuntamento presso il Palazzo La Marmora di Biella sul tema “il movimento della virtualità” attraverso il quale gli artisti instaurano un dialogo tra le opere esposte, l’arredamento e l’architettura del palazzo come se fossero esposte in un museo. Durante la documentazione dell’evento, nei giardini del palazzo Garghetti ricava da una casetta per bambini in disuso una casa-studio chiamata “Casa Foto Lampo”.
In Ottobre ha luogo il terzo e ultimo appuntamento della trilogia dal titolo “Virtus della virtualità” presso la cava di marmo “La Piana” nel bacino marmifero di Colonnata (MS – Carrara).
Lì Garghetti è presente con un’installazione fotografica e girando un video su tutta la manifestazione.

Nel 1995 durante la mostra “L’Ultima Avanguardia” presso l’Ex convento di San Domenico a Spoleto, documenta l’evento e le performance degli artisti presenti: Arias Misson, Fernando Aguiar, Ladislav Novak, Emmett William, Sarenco e Julian Blaine.
Poi collabora con Sarenco all’organizzazione della prima Biennale d’Arte Africana di Johannesburg.

Nel 1997 si costituisce l’Associazione Arte e Memoria del Territorio con lo scopo di valorizzare il paesaggio attraverso interventi di scultura. I fondatori e promotori sono Giulia Degli Alberti, Fabrizio Garghetti. Si costituisce il comitato scientifico presieduto dal critico d’arte Pierre Restany e dagli artisti Mauro Staccioli, Giuliano Mauri, Hidetoshi Nagasawa, Allan Kaprow e il Professor Carlo Pedretti.
Sempre in quest’anno documenta e prende parte all’organizzazione della rassegna “I Nuovi Trovatori” a Goito (MN).

Nel 1998 si trova a Mantova durante la manifestazione “Città, mobilità e futuro” dove espone una personale sulle tematiche della vivibilità della città. La mostra è allestita presso la Piazza Ducale esponendo circa duecento fotografie, i cittadini passanti per la mostra sono chiamati a votare la foto più rappresentativa del tema proposto.
Sempre a Mantova presso la Casa del Rigoletto espone più di duecento immagini sul tema delle “Performance dei Poeti”, iniziativa dalla quale sarà tratto l’omonimo libro edito dalla casa editrice Mazzotta.
Incaricato di fotografare l’evento “Till Tibet Fran Omberg” si sposta a Odeshog in Svezia, presso la fattoria di Lennart Isaksson, organizzatore dell’evento e grande floricoltore, dove si svolgono eventi di varia natura artistica quali concerti jazz, performance ed esposizioni di vari artisti internazionali.

Nel 1999 trasferisce lo studio nell’attuale sede di via Giuseppe Ripamonti.

 

La fotografia dal 2000 al 2009

Nel 2000 partecipa alla “Biennale d’Arte” di Shangai in collaborazione col Professor Pierre Restany e partecipa alla “Panafricaine des Arts” a Dakar, dove collabora con Sarenco.

Nel 2002 inizia la collaborazione con il gruppo di Lezioni di Indisciplina che inaugura la sua attività presso l’Università della Calabria. Il gruppo si esibirà in seguito presso l’Università la Sapienza di Roma, i teatri Strehler e Out Off di Milano e Rendano di Cosenza.

Tra i membri del gruppo ricordiamo Pierangelo Da crema, Michelangelo Jr. Massimo Mannarelli, Andrea G. Pinketts, Paul De Sury, Alda Merini…

Nel 2007 ha inizio la collaborazione con la rivista “Slow Food” sulla quale cura per otto uscite la rubrica “Artisti e Cibo” all’interno della quale presenta: Aldo Mondino e il Cioccolato, Andy Warhol e l’Ultima Cena, Le Grattugie d’Artista, “In forme di pane”, Jannis Counnellis e “La Salina”, “Le Grappe” con Emmett Williams.
Si sposta a Malindi, in Kenya, in occasione della Biennale d’Arte Africana, dove esibirà una mostra di grandi fotografie sui temi dell’Africa.

 

La fotografia dal 2010 al 2016

Nel 2010, ospite dei membri dell’Associazione “Sotto Sale”, dopo aver visitato la miniera di salgemma presso l’Italkali di Petralia Soprana (PA), inizia l’organizzazione della prima edizione della Biennale di scultura di salgemma. Seguiranno le successive edizioni del 2013 e del 2015 che saranno interamente documentate da Garghetti.

Attualmente è impegnato nell’organizzazione delle sue prossime esibizioni in giro per l’Italia e l’Europa.